23 febbraio 2013

Elezioni politiche 2013. I partiti incompresi.

Nel discount della politica italiana, ci sono alcune offerte imperdibili.

Italia. Siamo alla vigilia delle tanto attese Elezioni politiche del 2013. I principali candidati sono noti: si sono contesi lo spazio mediatico con dichiarazioni, attacchi, cani, giaguari, vaffanculo, andatevene tutti, no restiamo che è meglio, ecc. 
Lo spirito democratico mi impone però di dare visibilità anche a partiti e movimenti che si sono presentati per cambiare le cose e sono stati colpevolmente trascurati. Alcuni sono stati anche respinti. 



Gruppo politico SACRO ROMANO IMPERO LIBERALE CATTOLICO LISTA CECE. Nel sito si legge che “il gruppo politico è stato ideato e fondato dal Rag. Dott. Mirella Cece, la quale ne detiene la Presidenza a vita, salvo sua rinuncia espressa e per iscritto”. La presidenza a vita, come i presidenti della Corea del Nord o come i faraoni. E poi il richiamo al Sacro Romano Impero, certo. Se prendiamo sul serio le profezie dei Maya e le dichiarazioni di Gasparri, non vedo perché non dovremmo rispolverare l’Impero Sacro e Romano.

ITALIA REALE. I monarchici te li ritrovi sempre tra i piedi, in qualche modo. Sono quelli che vogliono riattaccare la testa al Re. Una volta entrai nel Pantheon a Roma e c’era la tomba di Umberto I. Faccio al mio amico: “ma questo non era quello che aveva decorato il generale Bava Beccaris dopo che aveva sparato coi cannoni sul popolo affamato?”. Si. Sul registro delle firme accanto alla tomba abbiamo firmato: Gaetano Bresci.

FORZA ROMA e FORZA LAZIO. L’Italia, si sa, è attraversata da profonde divisioni. Una di queste, insanabile, è quella tra Roma e Lazio. Ci sono stati numerosi interventi diplomatici per cercare di ricucire lo strappo- Persino a Yalta si provò a fare qualcosa, ma senza successo. Sembra che Stalin, stanco delle posizioni di Roosvelt, abbia detto: “a lazziale demmerdaaa!”.

GAY DI DESTRA. La rosa nera è il pay-off di questo movimento che annuncia “la caduta dell’ultimo tabù”. Dove l’ultimo tabù in questo caso è candidarsi senza avere uno straccio di programma, nemmeno uno finto. Il genio che ha fatto il sito ha lasciato anche lo spazio per i commenti e allora apriti cielo. Commenti tipo: ma un programma no? Anche io ho una lista: I Vegani Carnivori. Fascisti che amano il Reggae. Comunità negri per il reintegro del Ku-Klux-Klan. E così via. 


Gli indignati. Diversi gruppi hanno nei simboli veri e propri slogan a effetto come: BASTA TASSE, NO ALLA CHIUSURA DEGLI OSPEDALI, DIMEZZIAMO LO STIPENDIO AI POLITICI, FUORITUTTI. È un’esplosione di particolarismi, accomunati da disillusione e cinismo, senza altro scopo se non quello di rastrellare qualche voto da portare alla lista o alla coalizione di turno. Vorrei proprio vedere la faccia di chi lì vota, così, per una mia curiosità lombrosiana.

Gli astensionisti. Non sai chi votare? Vota per chi è contro il voto o vota contro. Ecco allora spuntare come funghi IO NON VOTO, VOTO DI PROTESTA E VOTO DI ASTENSIONE. Per una rappresentanza non rappresentativa, per chi si accontenta di far parlare gli istinti bassi. Una pancia, un voto.

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