5 marzo 2013

Bertolt Brecht


"Dato che tutti gli altri posti erano già occupati, ci siamo seduti dalla parte del torto" (B. Brecht)

27 febbraio 2013

Italia a pezzi

Elezioni politiche 2013. La mappe elettorale.


Prendo in prestito da Repubblica un interessante articolo di Ilvo Diamanti sulla distribuzione territoriale del voto. Non ripeto quello che c'è scritto nell'articolo, ma mi limito a condividere la foto. Non male come fotografia del paese. Solo un pò sfocata.



23 febbraio 2013

Elezioni politiche 2013. I partiti incompresi.

Nel discount della politica italiana, ci sono alcune offerte imperdibili.

Italia. Siamo alla vigilia delle tanto attese Elezioni politiche del 2013. I principali candidati sono noti: si sono contesi lo spazio mediatico con dichiarazioni, attacchi, cani, giaguari, vaffanculo, andatevene tutti, no restiamo che è meglio, ecc. 
Lo spirito democratico mi impone però di dare visibilità anche a partiti e movimenti che si sono presentati per cambiare le cose e sono stati colpevolmente trascurati. Alcuni sono stati anche respinti. 



Gruppo politico SACRO ROMANO IMPERO LIBERALE CATTOLICO LISTA CECE. Nel sito si legge che “il gruppo politico è stato ideato e fondato dal Rag. Dott. Mirella Cece, la quale ne detiene la Presidenza a vita, salvo sua rinuncia espressa e per iscritto”. La presidenza a vita, come i presidenti della Corea del Nord o come i faraoni. E poi il richiamo al Sacro Romano Impero, certo. Se prendiamo sul serio le profezie dei Maya e le dichiarazioni di Gasparri, non vedo perché non dovremmo rispolverare l’Impero Sacro e Romano.

ITALIA REALE. I monarchici te li ritrovi sempre tra i piedi, in qualche modo. Sono quelli che vogliono riattaccare la testa al Re. Una volta entrai nel Pantheon a Roma e c’era la tomba di Umberto I. Faccio al mio amico: “ma questo non era quello che aveva decorato il generale Bava Beccaris dopo che aveva sparato coi cannoni sul popolo affamato?”. Si. Sul registro delle firme accanto alla tomba abbiamo firmato: Gaetano Bresci.

13 febbraio 2013

Totò il terremotato

Breve estratto di un documentario su Totò (Lei non sa chi è Totò).


Totò non è mai padrone di sè:
è insicuro, 

incerto. 
E' malfondato, 
traballa, 
è terremotato.





Le dimissioni del Papa

Benedetto XVI lascia. Segno storico della modernità riflessiva.






Mala tempora currunt dicevano i romani. Uso il latino per darmi un tono e per entrare subito in sintonia con l’argomento: le dimissioni del Papa. Non so se avete saputo: il Papa si è dimesso. Benedetto XVI torna ad essere Joseph Ratzinger. 
Che fosse un Papa moderno, Benedetto, lo si era capito da subito. Le prime due cose che mi vengono in 
mente: ha proposto di tornare alla messa in latino (lingua morta ma tenuta in vita dalla Chiesa e dai professori di lettere classiche) e ha aperto alle coppie omosessuali come nessun altro. Insomma, un Papa rivoluzionario, come il gesto che ha compiuto. Molti parlano di rivoluzione, a me sembra che le dimissioni servano a non fare la rivoluzione. Ma questo è un altro discorso.

Le pagine dei quotidiani traboccano di interpretazioni, analisi e speciali su questo strano fatto. La Chiesa comincia col botto il Terzo Millennio, all'insegna del Pastore (tedesco), scelto niente di meno che dallo Spirito Santo, che non se la sente di continuare a fare il Pastore. Mi verrebbe da dire: se non ce la fa lui, non vedo perché dovrebbero i fedeli. Ma questo è un altro discorso. 


Il punto interessante della faccenda è l’impatto che questo evento avrà a livello culturale. A meno che la Chiesa non si impegni con forza per far dimenticare un evento che non si ripeteva da oltre sei secoli, resterà una traccia profonda nella memoria collettiva. È un altro tassello che si aggiunge a quel fenomeno che rientra sotto l’etichetta di modernità riflessiva
Cerco di essere sintetico e ipocalorico. Con modernità riflessiva si intende il fatto che la modernità, come è noto, comporta una serie di trasformazioni nella società. Una di queste, molto importante, riguarda la cultura. I valori, le istituzioni e i sistemi di credenze su cui si reggevano le comunità cominciano a vacillare, subiscono il peso della ragione e della secolarizzazione. Complice il progresso storico, una serie di certezze assolute che attraversano la sfera politica come quella religiosa, passando per la sfera individuale, cominciano a scricchiolare. Questo non vuol dire che spariscono le idee forti. Negli ultimi venti anni abbiamo visto attentati, guerre e genocidi. Tutto ispirato da idee più che forti. 


20 gennaio 2013

Noi semo quella razza

Da Berlinguer ti voglio bene (G. Bertolucci, 1976), con Benigni e il Monni, un manifesto della razza un pò particolare...